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COME DEGUSTARE IL VINO

Per degustare il vino appieno un buon calice di vino non bisogna essere dei sommelier, ma è sufficiente seguire alcuni piccoli accorgimenti che ti permetteranno di assaporare al meglio il nettare del quale desideri apprezzare le proprietà organolettiche. Ecco 10 suggerimenti per poter raggiungere, facilmente, questo risultato.

1. Scegliere il bicchiere giusto: se è vero che “l’abito non fa il monaco”, nel caso del vino è particolarmente importante scegliere il calice giusto che sappia valorizzarne le caratteristiche. A seconda che vogliate assaggiare un vino rosso fermo, piuttosto che uno Spumante, potrete optare per un bicchiere a tulipano che permetta di apprezzarne il profumo, piuttosto che per un flute che ne esalti il perlage. Oltre alla forma, è opportuno scegliere un calice trasparente dal momento che quelli colorati – per quanto belli esteticamente – sono poco funzionali ad apprezzare le caratteristiche peculiari di ciascun vino, quali il colore e le bollicine stesse.

2. Far decantare: aprire la bottiglia di vino qualche momento prima di servirlo o degustarlo è una prassi che, in determinati casi, può rendere migliore l’esperienza dell’assaggio. Infatti, grazie al contatto con l’aria, il liquido riacquisisce profumo e sapore, trasformandosi spesso in maniera importante rispetto a come si presenta ad un primo assaggio. Per poter ottenere questo risultato è consigliabile versare il prodotto enologico all’interno di un decanter, ovvero un recipiente – usualmente di vetro – che presenta una “pancia” particolarmente ampia a fronte di un collo stretto. Infine, per quanto riguarda la fatidica domanda “Quanto deve decantare un vino?” purtroppo non esiste una risposta univoca, ma potrete farvi guidare dai sentori che sprigionerà.

3. Temperatura di Servizio: può sembrare una banalità, ma servire e degustare un vino alla temperatura richiesta, contribuirà a sprigionare tutti i suoi aromi e soprattutto le caratteristiche organolettiche più apprezzabili al palato. Usualmente i vini rossi maturi vengono serviti a circa 18°C, mentre gli spumanti tra i 10°C e i 12°C. In ogni caso, prima di stappare la bottiglia, documentatevi approfonditamente su questo aspetto perché potrebbe fare la differenza.

4. Osservare il colore: degustare un vino non è solo una questione di sapore, ma anche di odore e soprattutto di colore. Saper apprezzare ed intuire fin dal colore alcune caratteristiche del prodotto che porterete alla bocca è un piacere da non perdere. Un esempio? Se avete aperto una bottiglia di Amarone, vi aspetterete un vino dal colore rosso intenso – a tratti violaceo – mentre preferire un Franciacorta significa scegliere un prodotto dalla tonalità giallo paglierino con, in certi casi, sfumature ambrate.

5. Percepire gli odori: appena avvicinate alle narici il vino potrete riconoscere tre tipologie di sentori che i sommelier sono soliti distinguere tra primari, secondari e terziari. I primari sono quegli odori preesistenti al vino, che sono cioè presenti nella buccia dell’acino.
Con sentori secondari si è soliti identificare quelli prodotti durante il processo di vinificazione, distinguendo – per i palati più raffinati – tra prefermentativi e fermentativi. Infine i sentori terziari sono generati durante la fase di maturazione e invecchiamento del vino e, di conseguenza, sono particolarmente apprezzabili nei vini che hanno avuto un lungo affinamento.

6. Studia il retrogusto: dopo aver osservato il colore e averne apprezzato gli odori, è arrivato il momento di assaggiare il vino. Per poterlo degustare nella maniera migliore possibile, dovrete prendere una piccola quantità di vino cercando, fin da subito, di coglierne il sapore iniziale per poterne apprezzare l’evoluzione nel palato.
I sapori che possono essere percepiti sono principalmente quattro: dolce, amaro, salato e acido. Tenete presente che un vino di qualità presenterà, fin da subito, un buon equilibrio tra le quattro componenti sopra citate.

7. Imparare la filosofia sottesa alla produzione di quel vino: conoscere la storia di ciascuna cantina, la sua tradizione che spesso viene tramandata di generazione in generazione e soprattutto le caratteristiche che la contraddistinguono è il primo passo per potersi godere al meglio le degustazioni.

8. Cosa fare alle degustazioni: se devi degustare un vino di seguito ad un altro è fondamentale tenere presente alcune accortezze. La prima e più ovvia – ma fondamentale – è quella di non mettersi alla guida subito dopo aver concluso gli assaggi. Un secondo aspetto importante è che non devi assaggiare tutto per forza: basta un piccolo sorso di ciascuna bottiglia che viene proposta seguita da pezzetto di pane o di grissino che possa “pulire” la bocca.

9. Imparate le annate: anche se è quasi impossibile ricordare le caratteristiche organolettiche di ciascuna cantina anno per anno, è opportuno cominciare a ricordare quali siano – in generale – alcuni tratti distintivi di ciascuna vendemmia. Ad esempio, se l’estate che ha preceduto la raccolta è stata particolarmente secca, allora il vino prodotto per quella determinata annata potrà essere zuccherino; al contrario, se la stagione è stata piovosa, ciascun vigneto (in base alla qualità del terreno) potrà reagire in maniera differente a seconda delle sue necessità.

10. Non abbiate fretta: degustare un vino è un piacere e quindi deve essere assaporato con calma e pazienza. Per questo, prendetevi il tempo del quale avete bisogno sia per poter far decantare il vino, sia per poterlo assaggiare con il giusto abbinamento culinario che possa esaltarne alcune caratteristiche organolettiche.